martedì 12 maggio 2009

Sicuramente quelle che per prime sono state di aiuto per l'inserimento sociale e lavorativo delle persone più svantaggiate (dalla disabilità alla tossicodipendenza) sono le cooperative sociali, imprese senza finalità di lucro aventi lo scopo di "perseguire l'interesse generale della società alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini" come stabilito dalle legge 381/1991. Il bacino di utenza è molto variegato ma con un denominatore comune che è la "diversità", infatti i fruitori di questi servizi sono disabili, anziani, malati, pazienti psichiatrici, tossicodipendenti, alcolisti, minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, e a chi deve scontare una pena ma è ammesso a misure alternative alla detenzione. L'obiettivo della cooperativa sociale è quindi quello di dare la possibilità di un impiego a persone che avrebbero difficoltà a procurarselo per la necessità di particolari esigenze, per esempio una persona con handicap, o addirittura a chi non viene accettato dalla società , ad esempio la diffidenza che molti individui hanno per ex carcerati o tossicodipendenti.

Queste particolari imprese si diramano in due grandi gruppi a seconda della tipologia di utenza:le cooperative sociali di tipo A per la gestione di servizi socio sanitari ed educativi con finalità di promozione sociale e di sviluppo nella società, qui gli operatori danno perlopiù aiuto e sostegno concreti,organizzano centri educativi e ricreativi; le cooperative di tipo B invece si occupano dell'inserimento lavorativo di soggetti con disabilità fisica o psichica , ragazze madri, ex detenuti ed ex tossicodipendenti, l'ambito lavorativo è molto vario dall'agricolo all'industriale, dall'artigianale al commerciale.

Oggi le cooperative sociali,sia di tipo A che di tipo B, sono numerose in tutt'Italia e trovo che questo sia di grande sostegno non solo per i diretti interessati ma anche per le loro famiglie; per chi volesse avere maggiori informazioni a riguardo nella nostra regione rimando a
http://www.venetosociale.it/ .



Spostandoci un po' dall'ambito lavor
ativo voglio riportarvi una notizia che mi ha fatto sorridere, naturalmente sempre restando in tema di disabilità, per tutti i trasgressori dei posti auto riservati ai disabili è stata proposta una multa morale, dato che come sappiamo le multe pecuniarie non fanno più paura a nessuno! L'iniziativa è di un comune pugliese che ha giustamente pensato di distribuire a tutti i cittadini disabili di talloncini (rigorosamente gialli!) che citano: da un lato "Hai parcheggiato in un posto riservato ad una persona disabile"e dall'altro "I posteggi riservati per le persone disabili non sono un lusso o un privilegio. Sono una necessità. Ci vuole spazio per caricare e scaricare la carrozzina, uno scivolo vicino per accedere al marciapiede. FORSE NON LO SAPEVI, ORA LO SAI. Parcheggia da un'altra parte."

Anche gli abitanti del Canton Ticino si sono difesi bene con i cartelli "NO HANDICAP?NO PARKING!". Queste iniziative oltre che simpatiche sono molto utili per arrivare dove la normativa non riesce!

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